La coltivazione della menta piperita, introdotta in Italia dall’Inghilterra nel 1850, si diffuse nel dopoguerra anche nell’Alto Astigiano e in particolare a Piovà, soprattutto in frazione Gallareto, dove vi erano terreni particolarmente adatti.
Coltivare quest’erba medicinale, infatti, era facile ma richiedeva terre fertili e ricche di materia organica, oltre ad un grande quantitativo di manodopera. Il lavoro veniva spesso delegato alle donne, che la piantavano in primavera, sarchiandola sovente, al fine di levare le erbe infestanti e trattenere l’umidità del terreno. In estate, quando fioriva, veniva raccolta in fascine e portata all’ingresso del paese, dove ora si trova la Bocciofila. Qui sorgeva un grande alambicco, proprietà della famiglia Robba e De Vecchi, attraverso il quale veniva distillata, per essere venduta al paese di Pancalieri. All’epoca per i produttori rappresentava un importante introito economico, dato che l’essenza poteva essere esportata per i suoi numerosi utilizzi in confetteria, liquoreria, profumeria e anche in medicina.
Un particolare curioso, citato da alcune donne di Piovà, è che data la ricchezza del profumo, persino l’acqua di scarto della distillazione non veniva sprecata, ma riutilizzata per il lavaggio dei pavimenti. L’alambicco invece era un’irresistibile attrazione per bambini e ragazzi, che si radunavano ad osservare, incuriositi, la trasformazione delle piantine: gli stessi, ancora oggi, sebbene siano trascorsi tanti anni, ricordano vividamente l’intenso profumo che ne scaturiva.
Anche se in seguito la coltivazione venne abbandonata, a causa di alcune annate sfavorevoli, la menta non ha smesso di crescere spontanea in questo paese. Dal 2012 si è scelto quindi di riscoprire e festeggiare questa antica tradizione, favorendo nuovamente la coltivazione e l’utilizzo di questa preziosissima erba medicinale. E’ nata così Profumata-Menta, una fiera unica nel suo genere, che si ripete ogni anno la prima domenica di giugno, ma il cui programma si estende su tutto il week-end.
La fiera, che fa parte del circuito “Ritorno alla Fiera” della Strada del Vino Monferrato Astigiano, ha avuto uno straordinario successo, attirando numerosi visitatori, anche da lontano, e registrando ottime impressioni, grazie al variegato programma culturale offerto e alla particolarità del menù servito, permettendo a tutti di trascorrere una o più giornate nel Monferrato divertendosi e apprezzando le peculiarità del territorio.